Intitolazioni. Il giardino di via San Pietro in Gessate dedicato Lidia Poët, venerdi 23 febbraio la cerimonia con l’assessore Sacchi

Intitolazioni. Il giardino di via San Pietro in Gessate dedicato Lidia Poët, venerdi 23 febbraio la cerimonia con l’assessore Sacchi

Milano, 22 febbraio 2024 - Domani, venerdì 23 febbraio alle ore 15:30, in via San Pietro in Gessate, il Comune di Milano intitolerà i giardini a Lidia Poët, la prima avvocata italiana. Alla cerimonia parteciperà l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi. L'evento sarà concluso da una lettura dell'attrice Lella Costa.
 
Lidia Poët nasce a Perrero in provincia di Torino il 26 agosto del 1855 da una agiata famiglia valdese. È tra le prime donne italiane a frequentare la facoltà di Giurisprudenza, materia in cui si laurea a Torino nel 1881 discutendo una tesi sulla condizione femminile nella società e sul diritto di voto per le donne. Superato l'esame di abilitazione alla professione forense si iscrive all'Ordine degli Avvocati e dei Procuratori di Torino nel 1883. La sua carriera però dura pochissimo. Osteggiata dai colleghi uomini e in seguito ai pronunciamenti della Corte d'Appello e della Corte di Cassazione per cui "la donna non può esercitare l'avvocatura" la sua iscrizione viene annullata. Ma lei non si rassegna e inizia la sua battaglia per ottenere la parità tra uomo e donna nella professione forense e non solo. Aderisce al Consiglio Nazionale delle Donne Italiane (CNDI) fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1903, rivendicando diritti per le donne - come il diritto al voto, al divorzio, l’equiparazione tra figli naturale e legittimi, il servizio civile per le ragazze - che saranno riconosciuti solo decine di anni dopo. Dopo l’approvazione della legge n. 1126 del 1919 che ammette le donne all’esercizio delle libere professioni, solo nel 1920 e all’età di 65 anni viene definitivamente iscritta nell'Albo e diventa la prima avvocata italiana. Attiva a Torino ma anche a Milano si impegna nella difesa dei diritti dei minori, degli emarginati e delle donne per cui rivendica il diritto di essere ammesse al voto. 
Nel 1922 diventa presidente del Comitato di Torino a favore del suffragio femminile.
 
Le donne italiane votano per la prima volta il 2 giugno del 1946, in occasione del referendum istituzionale monarchia-repubblica. Il suffragio universale è definitivamente sancito dall'art. 48 della Costituzione della Repubblica Italiana che entra in vigore due anni dopo, il 1° gennaio del 1948. 
 
Lidia Poët muore a Diano Marina in provincia di Imperia il 25 febbraio 1949.
 
Oggi Milano le dedica il giardino di Piazza San Pietro in Gessate, all'incrocio tra via Chiossetto e largo Marco Biagi, di fronte al Palazzo di Giustizia, dove anche grazie a lei lavorano ogni giorno centinaia di avvocate, procuratrici e magistrate. 

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Aggiornato il: 23/02/2024