Rigenerazione urbana. Santa Giulia, sottoscritta la convenzione per dare avvio ai lavori del nuovo quartiere
Rigenerazione urbana. Santa Giulia, sottoscritta la convenzione per dare avvio ai lavori del nuovo quartiere
Milano, 16 giugno 2022 - Firmata la convenzione urbanistica per la Variante al Piano Integrato di Intervento di Milano Santa Giulia (la Convenzione di Variante), che ha come sottoscrittori il Comune di Milano, il Gruppo Risanamento, tramite la sua controllata Milano Santa Giulia S.p.A., ed Esselunga. Il documento è propedeutico all’avvio dei lavori che, per quanto riguarda l’Arena olimpica, inizieranno entro la fine dell’anno e per le altre fasi del cantiere prenderanno il via una volta completata la prima fase delle bonifiche, prevista nel secondo semestre del 2023. Si arriverà così al completamento del quartiere di Milano Santa Giulia, con l’edificazione residua di circa 400mila mq di slp per la maggior parte a destinazione residenziale, in aggiunta ai 250mila mq già edificati nella zona prospiciente la stazione di Rogoredo.
La firma rappresenta l’avvio della fase attuativa del progetto di Variante e dà inizio alla progettazione esecutiva, cui farà seguito la costruzione delle opere urbanistiche e infrastrutturali previste dal progetto di sviluppo dell’area e nello specifico quelle legate alle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Il lungo procedimento amministrativo ha visto nel corso degli anni la collaborazione attiva tra le parti istituzionali e il Gruppo Risanamento per dare vita al completamento di un progetto di sviluppo in chiave internazionale, oltre che metropolitana.
Il progetto
Si sviluppa su una superficie complessiva di 1,2 milioni di mq e prevede la realizzazione di 658.380 mq edificabili, di cui circa un terzo già completati nelle adiacenze della Stazione di Rogoredo, per il 60% dedicati alla residenza, oltre ad una zona di retail urbano a servizio del quartiere ed un parco pubblico di oltre 360mila mq.
Tra gli obiettivi principali, quello di dar vita a un quartiere in grado di far emergere una nuova comunità sociale, così da rappresentare un modello di sviluppo replicabile non solo a Milano, ma anche in altre città.
L’intervento prevede la consegna ai cittadini di un ambito storicamente intercluso con la realizzazione di un ambiente capace di attirare famiglie e aziende, oltre che di rafforzare il concetto di comunità locale: l’impostazione della visione del progetto si riferisce ai principi dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Confermata la ridefinizione del concept del 2005 (da quartiere élite a quartiere aperto) con un significativo potenziamento dei servizi ricreativi, sociali e culturali per la collettività, e confermato anche il punto di qualificazione distintivo, che mira ad una elevata sostenibilità ambientale e qualità urbana (primo progetto in Italia ad aderire al protocollo LEED Neighborhood Development) e a valorizzare il concetto di Resilienza della città.
Il punto di partenza è il riconoscimento di un ruolo centrale dei servizi: pubblici o di interesse pubblico-generale, di livello comunale e/o sovracomunale, anche di proprietà e/o gestione privata. A questi si affianca il ruolo dei “vuoti” urbani, del “non costruito” quali luoghi della comunità deputati allo sviluppo e alla crescita di una nuova forma di socialità: lo sviluppo degli spazi pubblici dovrà favorire l’aggregazione sociale e contemplare luoghi per il tempo libero, per le attività sportive, per eventi artistici e culturali. Le scelte operate hanno permesso di liberare ampi spazi per la socialità, pubblici e privati: parco, giardini, piazze e percorsi pedonali. In questo quadro il sistema delle aree verdi costituirà il centro della vita pubblica, il luogo dell’incontro e dello scambio delle comunità locali che intorno ad esso si affacciano e al suo interno cercano nuove alleanze per uno sviluppo sociale sostenibile e solidale. La rete delle piazze, insieme al parco, ai percorsi pedonali e alle aree verdi, costituisce l’infrastruttura primaria dell’area di trasformazione che garantisce la vivibilità del nuovo quartiere e, allacciandosi alla città esistente, permette la diffusione della qualità auspicata nel contesto locale.
La soluzione planivolumetrica si organizza, di conseguenza, su una griglia di strade e percorsi pedonali, che definisce la dimensione degli isolati edificabili mai troppo ampi, e anche per i tre edificabili di dimensioni maggiori (l’Arena, l’area di Esselunga e il triangolo commerciale-terziario) sono previsti importanti passaggi di interesse pubblico a creare una rete pedonale diffusa.
La dimensione degli isolati edificabili e la costruzione sui bordi con la presenza di corti interne a uso privato permette un’interscambiabilità e un’ampia flessibilità tra le funzioni tipiche della città - residenza, terziario, commercio, ricettivo, servizi alle persone, funzioni pubbliche e di interesse pubblico.
In questa struttura urbana è inserita la rete dei servizi proposti, quelli assimilabili alla categoria di pubblico servizio e anche l’insieme di funzioni che arricchisce la varietà sociale ed economica cittadina.
Tra queste, figurano anche l’insediamento del nuovo Campus per la musica del Conservatorio Giuseppe Verdi, con la realizzazione di una struttura polifunzionale dedicata alla musica, e il Museo per Bambini dedicato all’esplorazione del tema “La mia città (intelligente) del futuro”.
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Aggiornato il: 16/06/2022