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Ambrogini 2024
Attestato alla Memoria
Simbolo della ferocia dei conflitti bellici da quella tragica mattina del 20 ottobre del 1944. Al suono delle sirene scendono nelle cantine, usate come rifugi, ma non c’è scampo: mentre sono a scuola, 184 bambine e bambini, insieme ai loro insegnanti, alla direttrice, ai bidelli e a un’assistente sanitaria, vengono uccisi dalle bombe alleate sganciate “per un terribile errore”. Sono i genitori dei Piccoli Martiri a impegnarsi da subito a mantenere viva la memoria di quella ferita perché il ricordo sia esercizio di educazione alla pace, opera che dopo ottant’anni proseguono i loro familiari e i pochi superstiti. Questa la ragione anche del monumento-ossario che i loro genitori e gli abitanti del quartiere fanno costruire sul luogo della strage, allora sede della scuola elementare ‘Francesco Crispi’. Un progetto, oggi dichiarato di interesse nazionale, cui partecipa l’intera comunità - le acciaierie Falck donano il ferro e la Rinascente il marmo di Candoglia - e che dal 1952 è un monito per tutti scritto a grandi lettere: ‘Ecco la guerra’.
Medaglia d'Oro alla Memoria
È al grido di ‘Wildcats!’ che centinaia di giovani cestisti di tutte le età iniziano ogni partita. Sono loro la grande forza dell’Urania, la società di basket che contribuisce a fondare nel 1952, dopo un viaggio negli Stati Uniti, dove scopre e prende a modello il team universitario dei Gatti Selvaggi. Dall’oratorio milanese di Santa Maria del Suffragio, puntando sull’entusiasmo e sulla voglia di fare squadra dei giovanissimi, torneo dopo torneo l’Urania arriva a competere in Serie A2 e diventa un punto di riferimento della pallacanestro a Milano e in Italia. Imprenditore e mecenate, si dedica a sviluppare lo spirito di comunità, partecipazione e integrazione e a diffondere i valori più sani dello sport, la lealtà e il fairplay. Il suo progetto prosegue oggi grazie ai figli, con immutata attenzione ai giovani fin dai primi anni dell’età scolare e con la stessa visione pioneristica e inclusiva.
Riconosciuta e stimata avvocata del Foro di Milano, si forma specializzandosi in diritto penale d’impresa. È autrice di molte pubblicazioni, coautrice di libri sui reati dei colletti bianchi, cofondatrice di uno studio legale. Impegnata in politica fuori e dentro le istituzioni, ricopre il ruolo di Assessora allo Sport e al Turismo del Comune di Milano, lasciando un segno indelebile con la conquista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Investe nella sua attività pubblica tempo, abilità e doti professionali, lavorando per la sostenibilità della società comunale Milanosport e per garantire la massima accessibilità, anche dal punto di vista delle tariffe, di tutte le strutture. Ha a cuore lo sviluppo e l'internazionalizzazione del turismo della città. Appassionata di sport e di grandi imprese, il destino la porta a spegnersi proprio nell’anniversario dell'assegnazione dei Giochi Olimpici.
Maestro di parole, dal pensiero pungente, profondo e ironico. La sua vita è segnata da un tuffo al mare che lo rende tetraplegico a 18 anni. Da allora, inizia una battaglia per cambiare la società che esclude le persone con disabilità, di cui promuove l’autonomia attraverso l’uso delle tecnologie. Animato da una straordinaria forza di volontà e con l’immancabile supporto dei genitori, Pina e Bruno, ricomincia a parlare, studiare e lavorare. Firma di InVisibili, blog del Corriere della Sera, direttore del portale Superando, presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina, è tra i curatori del festival delle Abilità di Milano e coautore della guida ‘Comunicare la disabilità. Prima la persona’. Con coraggio e generosità, promuove l’importanza del vivere ogni giorno e, ribaltando stereotipi e luoghi comuni, si impegna ad affermare la necessità di sguardi, parole e azioni inclusive.
La marcia è la metafora della vita, servono onestà e dedizione per raggiungere risultati. Lo insegna ai ragazzi del quartiere Quarto Oggiaro dove, negli anni Settanta, trasforma la strada in una palestra a cielo aperto. Lo insegna ai suoi allievi in pista che, grazie a lui, raggiungono podi iridati e internazionali, come Michele Didoni e Giovanni Perricelli. A lui si deve il merito di essere tra i promotori della marcia femminile e animatore di un trofeo, quello dedicato a Ugo Frigerio, che diventa una vera fucina dei campioni di domani. Nella sua lunga vita di maestro della specialità del ‘tacco e punta’ e nel corso dei tanti eventi e incontri con studenti e studentesse, sono tantissimi i ragazzi che avvicina a questa pratica, che considera leva di riscatto sociale. Per la sua dedizione e per i successi raggiunti come preparatore, nel 2017 riceve la Quercia al Merito di III grado, massima onorificenza dell’atletica italiana.
Attestati
Prende il nome da una pianta rigogliosa e tenace e identifica la propria missione nel sostenere e promuovere l’arte contemporanea italiana, valorizzando la creatività di nuovi artisti. Grazie al Premio omonimo, infatti, ogni anno sceglie un giovane talento affermato sulla scena internazionale, portando all’attenzione del pubblico le sue opere. Sempre impegnata nella costruzione di un ponte con le istituzioni, dona la sua prestigiosa collezione d’arte contemporanea al Museo del Novecento e periodicamente arricchisce il patrimonio delle raccolte civiche con nuove opere. Un’iniziativa che rappresenta un modello virtuoso nel dialogo tra pubblico e privato, perché favorisce la fruizione condivisa dell’arte e, al tempo stesso, garantisce la continua trasformazione della scena culturale milanese e nazionale. Perfetto esemplare di mecenatismo collettivo, promuove incontri pubblici, eventi e dibattiti.
Il suo nome è legato a quello del fondatore, Gualtiero Marchesi, che nel 1982 decide di dare vita insieme a chef e ristoratori illuminati a un’associazione dedita a promuovere, partendo da Milano, la tradizione enogastronomica d’Italia per raccontarla al resto del mondo. Il suo testimone viene raccolto da innovatori come Ezio Santin, Claudio Sadler e Davide Oldani, che oggi come allora valorizzano le eccellenze del nostro Paese, i prodotti tipici, il buon cibo e la loro sostenibilità, vivendo la cucina come un’arte e costruendo insieme a decine di colleghi, che ne condividono mestiere e visione, un futuro capace di far dialogare in un intreccio armonioso tradizione e innovazione. L’omonima guida annuale, vero e proprio manifesto dell’avanguardia culinaria, da quarant’anni racchiude tutti i ristoranti associati nel segno di una visione collettiva e di una proposta unitaria e condivisa.
Di respiro nazionale ma nata e radicata a Milano, da oltre vent’anni opera a difesa della Costituzione e dello Stato di diritto. Strumento e veicolo per comprendere le dinamiche sociali del presente, promuove campagne, appelli, manifestazioni, lezioni di principi politici, incontri, convegni e laboratori per favorire la partecipazione della società civile alla vita pubblica, facendo della cultura democratica la propria cifra distintiva. Fondata nel 2002 al Piccolo Teatro di Milano e tenuta a battesimo da un gruppo di garanti, tra cui Gae Aulenti, Enzo Biagi, Umberto Eco e Umberto Veronesi, si propone fin da subito di costituire un centro di cultura capace di “dare un senso positivo all’insoddisfazione crescente verso la politica, trasformandola in partecipazione e proposta”. Oggi è presieduta da Daniela Padoan, saggista e scrittrice, che da anni si occupa di temi legati al razzismo e ai totalitarismi del Novecento.
Basterebbero i sorrisi dei giovani Pompieri per un giorno, i bambini e le bambine che partecipano al famoso percorso ludico ‘Pompieropoli’, per raccontare l’affetto della Città nei confronti dei suoi volontari. Ma il loro impegno non si limita a far divertire i più piccoli, si concretizza in azioni utili per tutti. Attiva dal 1993, conta quasi trecento associati che dedicano il proprio tempo ad attività civiche, di rappresentanza istituzionale e di utilità sociale, con un’attenzione particolare alle scuole e alle persone con disabilità. Si occupano inoltre delle visite guidate nel museo del Comando Provinciale, proponendo percorsi informativi legati alla sicurezza. Con passione, veicolano la memoria storica, i valori e l’importanza del duro lavoro dei Vigili del Fuoco, trasmettendo a ciascun visitatore e a tanti giovani cittadini e cittadine, la felicità di sentirsi pompieri almeno per un giorno.
Nata per iniziativa di un gruppo di giovani della zona Ronchetto-Barona, è un autentico presidio di prossimità, in prima linea da dieci anni nel soccorso e nell’assistenza di quartiere. Animata esclusivamente da volontari, si distingue per la sua incessante opera a favore della comunità con la promozione di numerose iniziative, come la distribuzione di beni alimentari alle famiglie bisognose, la consegna di doni natalizi ai bambini indigenti, la formazione sulla prevenzione sanitaria e il primo soccorso. Durante la pandemia, gestendo uno sportello telefonico di supporto, risponde a circa quattromila richieste di aiuto, e nel corso degli anni promuove campagne di sensibilizzazione su tecniche salvavita e iniziative per il contrasto alla violenza di genere. Partecipa alla raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina in collaborazione con il Consolato di quel Paese e contribuisce alle attività del Piano freddo promosso dal Comune.
È il teatro lo strumento per supportare i giovani detenuti nel percorso di reinserimento sociale e di crescita personale e professionale. Con questo obiettivo opera dal 1995 all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni Cesare Beccaria, avvalendosi di professionisti, ex detenuti, volontari e semplici cittadini per diffondere la cultura della prevenzione e facilitare il dialogo e la convivenza tra i ragazzi e le realtà adulte. Laboratori, spettacoli e percorsi professionali connessi al mondo della recitazione si svolgono sia nell’area detentiva sia all’esterno, rappresentando un’occasione unica e preziosa di riacquistare progressivamente libertà di movimento e relazioni. Il teatro diventa così strumento di inclusione, alternativa alla cella e, nello stesso tempo, l’aggancio per pianificare il percorso di recupero e individuare misure alternative alla detenzione.
Da cinquant’anni i suoi medici, infermieri, operatori e tecnici di laboratorio si dedicano a malati e malate la cui unica possibilità di vita è il trapianto di un organo, con oltre cinquemila interventi eseguiti fino ad oggi. Fin dalla prima visita si prendono cura di loro e delle loro famiglie accompagnandoli nella lunga e difficile attesa e nel periodo successivo all’operazione. Una presenza costante e attenta che nel periodo della pandemia, grazie alla partecipazione spesso volontaria di tutto il personale, garantisce il vaccino non solo ai pazienti ma anche ai genitori caregiver di bambini e bambine, ragazzi e ragazze in dialisi, in attesa di trapianto, o affetti da malattie rare. Con la nascita nel 1976 del Nord Italia Transplant program crea una rete arrivata a coprire un’area multiregionale di circa venti milioni di abitanti e a realizzare il 50% degli interventi a livello nazionale.
Le sue immagini emozionanti svelano la capacità di raccontare in modo sensibile e mai banale Milano e le persone che la vivono, rendendolo tra i principali e più efficaci divulgatori della Città sui social network. Si distingue come fotografo e nel corso degli anni coniuga questa passione con il desiderio di offrire un resoconto di valore giornalistico. Il suo sguardo è capace di testimoniare la tradizione e al tempo stesso cogliere elementi di innovazione: i luoghi iconici affiancati agli angoli meno noti al grande pubblico costruiscono il suo racconto dei quartieri. Attento a valorizzare l’anima culturale meneghina, opera costantemente per far conoscere le realtà sociali che lavorano per l’inclusione e il sostegno alle persone più fragili. Grazie alla pagina ‘Semplicemente Milano’ raggiunge ogni giorno una platea sempre più vasta di estimatori, diventando così ambassador della città in rete.
Da undici anni contribuisce a dare concretezza al principio, sancito dall’articolo 27 della Costituzione, della funzione rieducativa della pena, che spesso, nell’ambito del sistema detentivo, è rimasta solo un’intenzione. Rappresenta la principale realtà datoriale negli istituti di pena lombardi e, grazie alla dedizione del suo fondatore Pino Cantatore, coinvolge detenuti e detenute in attività lavorative che si trasformano in occasioni di riscatto e ripartenza, restituendo dignità al tempo trascorso in carcere e, insieme, garantendo un sostegno materiale alle loro famiglie che spesso vivono una condizione di difficoltà economica. Il suo impegno quotidiano ha concorso a costruire quel ‘modello’ che rappresenta un esempio per tutte le carceri italiane e testimonia come sia possibile incidere concretamente sulla qualità della vita all’interno degli istituti e sul contenimento della recidiva.
La sua missione è il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, perseguendo una forma di impresa sociale che punta a creare valore non solo per i soci ma per l’intera comunità. Nella squadra sono presenti persone appartenenti alle fasce della popolazione più fragili, in ragione delle condizioni sociali, economiche, culturali o di salute. Attraverso percorsi formativi, contribuisce allo sviluppo di competenze e facilita il reinserimento nel mercato del lavoro, restituendo dignità e speranza a chi rischia di essere lasciato ai margini dalla società. Le sue attività, attuate in collaborazione con il Terzo settore, sono in grado di creare un circolo virtuoso che migliora la vita dei beneficiari. Un lavoro che dimostra come sia possibile offrire a persone con fragilità un percorso di crescita personale e professionale, promuovendo il contrasto alle povertà e alle disuguaglianze.
Prende il nome dalla parola che in ebraico significa buon appetito ed è la prima cucina sociale kosher in Italia. Inaugurata nel 2014, ogni settimana fornisce gratuitamente a chi ne ha bisogno pasti cucinati che vengono distribuiti nelle case, negli ospedali, negli istituti di cura e ai senzatetto per le strade. Grazie alla generosità di molti benefattori e a una rete di cinquanta volontari, che si avvicendano nelle attività di preparazione, impacchettamento e consegna, raggiunge i 1.500 pacchi a settimana, che offre senza distinzione di genere e religione. È attiva tutto l’anno, anche nei mesi estivi, durante i quali è a disposizione di un numero sempre crescente di anziani che restano soli in Città. Alla base della sua filosofia la convinzione che oltre al pasto serve fornire cibo per l’anima, per questo motivo a tutte le persone in difficoltà sociale e psicologica cerca sempre di offrire conforto e sostegno.
Con l’intento di supportare con azioni concrete bambini e bambine e, insieme a loro, le famiglie che stanno vivendo momenti di sofferenza e difficoltà, nasce nel 2014 per volere di mamma Luisa e papà Giorgio dopo la scomparsa del loro piccolo Alessandro Maria per una rara forma di leucemia. Il suo ricordo vive attraverso i progetti finanziati negli anni, come quelli che supportano la ricerca scientifica per trovare strategie terapeutiche in grado di dare speranza e migliorare il successo di cura delle leucemie pediatriche. Tra le iniziative promosse, anche la raccolta di fondi per sostenere economicamente le famiglie che non possono accedere alle cure, oltre alla formazione di professionisti in grado di dare sollievo e accompagnare emotivamente e psicologicamente il delicato momento della malattia. Ogni anno si occupa di sistemare parte dei giardinetti del Cimitero Maggiore attorno alle sepolture dei bambini.
Nasce negli anni Settanta del secolo scorso con l’obiettivo di tutelare nella sua integrità una collezione d’arte unica, insieme all’architettura che la custodisce. A partire dal 1994, viene chiamata a gestire l’apertura alla Città e al mondo di una delle case museo più preziose e meglio conservate d’Europa. Dipinti su tavola e tele, sculture e arredi lignei, oreficerie e avori di epoca rinascimentale continuano a raccontare a migliaia di visitatori il sogno di una dimora capace di unire il fascino dell’arte alle innovazioni della modernità e di essere, ancora oggi, un luogo vivo e attrattivo. Ospita anche incontri, concerti, recital, spettacoli, assecondando la visione di una famiglia che crede nell’idea di una cultura al servizio di tutte e tutti. Con impegno, passione e spirito di condivisione lavora da anni per rendere la dimora di via Gesù una delle tappe irrinunciabili per chi visita Milano.
Nasce per garantire ai genitori l’accesso a luoghi accoglienti per stare vicini alle bambine e ai bambini ricoverati negli ospedali, nella convinzione che una famiglia unita e coinvolta è il primo passo per una cura efficace dei piccoli malati. La Family Room all’interno del padiglione pediatrico dell’ospedale Niguarda - una delle quattro ora attive in Italia - offre alle mamme e ai papà uno spazio per prendersi una pausa o continuare a lavorare da remoto durante i lunghi periodi di ricovero dei loro figli. E, grazie alla nuova Casa Ronald in via di realizzazione, anche i piccoli pazienti dell’ospedale Buzzi e del Policlinico potranno essere sostenuti dalla vicinanza dei propri cari. Nei suoi venticinque anni di attività in Italia, accoglie e ospita oltre cinquantamila persone donando a più di 1.300 famiglie fragili la sicurezza di poter contare su una casa anche lontano da casa.
La sua storia vincente nasce dall’idea di tre giovani studenti milanesi di organizzare mercatini di libri scolastici usati. Siamo nel 1979 quando apre in via Corsico, sui Navigli, il primo negozio. Oggi il gruppo è una catena di librerie che conta sessantadue punti vendita in tutta Italia, di cui undici a Milano, e movimenta tre milioni e mezzo di volumi usati ogni anno, assicurando il riutilizzo di circa una tonnellata di carta. I capisaldi che ne guidano l’operato sono rimasti gli stessi: il valore del testo usato, il rapporto diretto tra cliente e libraio, il legame con il territorio attraverso l’attenzione ai quartieri e alla comunità residente. Da sempre promotore dei temi della circolarità, del riuso e della sostenibilità, incarna una storia imprenditoriale innovativa, unita alla volontà di democratizzare l’accesso alla cultura, contribuendo così a garantire il diritto allo studio.
Senza frontiere, come la musica in cui crede. Dal debutto con la Grande Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, dopo il diploma al Conservatorio di Milano, in trent’anni dirige le più importanti orchestre e festival del mondo e viene acclamato nei maggiori teatri d’opera internazionali. Commendatore al Merito della Repubblica Italiana per il suo contributo alla vita artistica del Paese, è fra i direttori d’orchestra più apprezzati e richiesti del nostro tempo. Dirige da otto anni la National Symphony Orchestra di Washington, con la quale promuove il linguaggio della musica anche oltre le sale dei concerti, in luoghi insoliti come stazioni, scuole, carceri, ospedali. È General Musik Direktor dell’Opernhaus di Zurigo e direttore ospite principale della London Symphony Orchestra. Sostiene le nuove generazioni di musicisti guidando la European Union Youth Orchestra e la Pan-Caucasian Youth Orchestra.
Fondata nel 1982 da Claudio Abbado e dai musicisti scaligeri per valorizzare il repertorio sinfonico nel contesto della tradizione operistica del Teatro alla Scala, in oltre quarant’anni collabora con i maggiori direttori ed è regolarmente ospitata nelle più importanti istituzioni concertistiche, portando Milano ovunque nel mondo. Il profondo legame con i milanesi si rafforza ogni anno con le iniziative di ‘Open Filarmonica’: il Concerto per Milano gratuito in piazza Duomo, le Prove Aperte, Sound, Music! per la scuola primaria e le borse di studio. Un impegno costante e concreto, oltre che nel raggiungimento dell’eccellenza artistica, anche a favore dell’inclusione, della riduzione delle barriere economiche e culturali per favorire l’accesso e la partecipazione ai tanti appuntamenti musicali promossi. A testimoniare l’attenzione per il sociale le numerose iniziative di raccolta fondi in favore di enti no profit.
Istituito nel 2016 grazie all’impegno dell’Ordine degli Avvocati di Milano, ha l’obiettivo di tendere una mano a chi si trova in uno stato di insolvenza. Accogliendo la sfida di affrontare un fenomeno non solo economico ma sociale e occupandosi sia di semplici consumatori sia di imprese, lavoratori autonomi o enti no profit, permette a cittadine e cittadini caduti nella crisi finanziaria di riprendere in mano la propria vita attraverso l’attivazione delle procedure di sovraindebitamento. Grazie alla preziosa attività pro bono dei suoi professionisti, riesce a intercettare necessità, bisogni e urgenze di una fascia fragile della popolazione e del tessuto produttivo della Città, evitando rischiosi contatti con sistemi di illegalità come l’usura. Con la sua opera, evita che la collettività si sobbarchi i costi indiretti legati al debito e apre la strada verso nuove interpretazioni delle norme.
Dal nome del club ai colori della casacca, dallo stemma al motto da srotolare a bordo campo, tutto di questa squadra di calcio popolare parla dell’identità di Milano, di una città-mondo. È la prima di migranti e rifugiati in Italia a competere in un torneo della FIGC, un progetto sfidante che vuole portare in campo tutti per rendere tutti uguali. Il resto cresce nel corso di sei anni, attorno a un gioco che fa sentire a casa chi proviene da ogni latitudine: oltre cento atleti da venti Paesi diversi, trecento soci sostenitori, la squadra femminile, la juniores e l’Armata Pirata 161, molto più di una tifoseria. Oltre al calcio, organizza corsi di italiano e di preparazione per ottenere la patente e distribuisce cibo ai senzatetto. Attorno al centro sportivo di Gorla un’intera comunità è impegnata in iniziative di solidarietà grazie al ‘Piccione’, l’animale scelto come suo emblema.
Le sue vetrine sono meta per gli appassionati di art nouveau, design e arti decorative del XX secolo. Una passione che l’iconica antiquaria porta avanti fin da giovanissima, ancor prima di arrivare a Milano da Bologna, e che sa trasformare e consolidare in un’attività imprenditoriale di successo, anticipando le mode. Con il suo lavoro contribuisce a diffondere tra il grande pubblico, non solo tra i collezionisti, il gusto per le cose belle del passato, lontano e più recente, ed è riconosciuta a livello internazionale per il suo contributo alla promozione dell’arte. Presta la sua energia e la sua notorietà ad alcune cause benefiche, prime fra tutte la lotta contro i tumori. Partecipa come mentore al progetto del Comune di Milano per supportare l’empowerment delle giovani donne, ispirandole e incoraggiandole a trovare la propria strada proprio come lei ha fatto nella vita e nel lavoro.
Medaglia d’Oro
Sin da piccola dimostra una spiccata propensione per l’arte come sinonimo di cura e bellezza e coltiva la sua passione nell’Associazione Gioventù Musicale. Grazie a lei l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi porta opere classiche nelle carceri e negli ospedali. In collaborazione con il FAI contribuisce a rendere Villa Necchi Campiglio il luogo che è oggi. La sua vita è segnata dall’assassinio di Giorgio Ambrosoli, marito al quale resta accanto con integrità e forza morale. Le stesse con cui trasforma la dolorosissima perdita in impegno civile, contribuendo alla nascita dell’Associazione con cui prosegue nel dare forma alla memoria dell’eroe borghese che il Paese non dimenticherà mai. Trasmette ai suoi figli, Filippo, Francesca e Umberto, e alle giovani generazioni il valore di compiere scelte di responsabilità, nel solco del profondo rispetto per la legalità e le istituzioni.
Arriva a Milano, dalla Sicilia, negli anni Sessanta del secolo scorso. Al lavoro in banca e all’impegno in Camera del Lavoro, affianca la passione per la musica, che indirizza nella nascita dell’Associazione “Secondo Maggio”. Da qui la rassegna “L’Atelier Musicale” che da trent’anni accoglie nel salone Di Vittorio della sede CGIL di corso di Porta Vittoria un programma che va dal jazz al genere classico con l’obiettivo di offrire spettacoli di qualità a prezzi accessibili. Da questo palco passano virtuosi come Bollani e De Piscopo, artisti come Dario Fo e Paolo Rossi. Ma è anche fucina per i giovani talenti che qui vengono valorizzati e resi noti. Attraverso questa iniziativa, trasforma la cultura in un potente strumento di emancipazione per lavoratrici e lavoratori. Anche come Consigliere della Società Umanitaria, altra importante realtà cittadina, si occupa da vent’anni di promuovere l’arte fra tutti e tutte.
Nella moda da oltre cinquant’anni, contribuisce a diffondere il primato di Milano e del Made in Italy. La sua storia professionale e la lunga esperienza sul campo si trasformano in impegno formativo in diverse scuole e atenei, rendendolo un punto di riferimento per i ragazzi che aspirano a intraprendere la stessa strada. Sensibile alle istanze dei professionisti non più giovani ma esclusi dal mondo del lavoro, si prodiga per il loro reinserimento. L’energia e l’entusiasmo con cui condivide i suoi insegnamenti gli fanno guadagnare affetto e stima e lo rendono un protagonista della realtà associativa, fondando Camera Showroom Milano. Sostenitore dell’importanza della sinergia fra le varie componenti della filiera produttiva, contribuisce alla ripartenza di un settore colpito dalla crisi post pandemica, attraverso la promozione di eventi che diventano occasioni di rinascita.
Il suo contributo è decisivo per mantenere vivi i valori della Resistenza, della difesa della memoria e della lotta contro ogni totalitarismo e qualsiasi forma di discriminazione. Fin da giovane lega la sua azione alla divulgazione e alla difesa dei dettami costituzionali. Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della Provincia di Milano per oltre dodici anni, supporta con grande determinazione la nascita della Casa della Memoria, istituto culturale del Comune di Milano dedicato alla testimonianza e alla diffusione dei valori di libertà e democrazia. Punto di equilibrio della comunità antifascista milanese, sempre vigile nel contrastare ogni forma di rinascente autoritarismo e antisemitismo, si distingue per l’instancabile impegno civico e culturale nel trasmettere la storia delle donne e degli uomini protagonisti della Resistenza.
Magistrato, Presidente del Tribunale di Sorveglianza, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, contribuisce alla nascita dell’ICAM, il primo istituto italiano a occuparsi della detenzione delle madri con figli piccoli, scrivendone il regolamento. Autrice di pubblicazioni e protocolli sull’esecuzione penale, realizza gli sportelli giuridici per la difesa dei detenuti indigenti nelle strutture di San Vittore, Opera e Bollate. Persegue l’obiettivo della funzione rieducativa della pena attraverso il lavoro, promuovendo anche le attività di pubblica utilità, come l’inserimento di cento detenuti in lavoro esterno per l’Expo 2015. Avvia progetti educativi con le scuole e iniziative per migliorare le condizioni di vita nelle carceri coinvolgendo gli enti locali e il Terzo settore, nella convinzione che il pieno recupero dell’autore di un reato sia anche frutto della efficace sinergia tra il sistema penitenziario e le istituzioni del territorio.
Figura chiave del volontariato milanese, animato da forte senso civico e dalla volontà di creare relazioni solidali, è capace di mettere in rete associazioni ed esperienze stimolando la partecipazione attiva di cittadine e cittadini. Sensibile ai temi ambientali, si prende cura di spazi verdi e piante, consapevole di quanto gli alberi rappresentino un bene prezioso per i luoghi urbani. Con gesti concreti promuove buone pratiche di economia circolare: la sua professionalità come tecnico informatico, unita al desiderio di aiutare i più deboli, lo spingono a dedicarsi al recupero e al riciclo di pc, giochi e libri e di donarli alle persone in condizione di fragilità. Promotore dei progetti Re-up Computer e Qui-Milano Ricicliamo, nati durante la pandemia per consentire a bambine e bambini di usufruire della didattica a distanza, prosegue tuttora il suo impegno per la condivisione e la sostenibilità.
Testimone e protagonista della Resistenza italiana, continua ancora oggi a tenerne viva la memoria nelle scuole, tra ragazze e ragazzi, ricordando l’importanza della libertà, unica vera ricchezza dell’uomo, come fin da bambina le ricorda il padre Antonio. Nata a Milano nel 1925, cresce in una famiglia antifascista. Nel 1943 si rifugia nel Verbano, a Pian Nava, dopo una feroce incursione aerea sulla Città. Qui, appena diciottenne, si unisce alla Resistenza collaborando con la Brigata Alpina Cesare Battisti. È un medico a darle il suo primo incarico: procurare e consegnare medicinali, disinfettanti, cerotti e bende per i partigiani. Partecipa come infermiera autodidatta ad operazioni chirurgiche, confeziona abiti caldi per sopravvivere al freddo dei rigidi inverni in montagna e come ‘staffetta’ ha la responsabilità di consegnare lettere e comunicazioni al Comitato di Liberazione Nazionale.
Innamorata dei libri e appassionata della cultura nordeuropea, nel 1987 fonda Iperborea, una delle più originali case editrici italiane. Grazie alle sue pubblicazioni, i lettori scoprono considerevoli autori sconosciuti nel nostro Paese, tra cui diversi Premi Nobel, e le voci di punta della letteratura contemporanea, spaziando da saggi di approfondimento ai grandi capolavori per l’infanzia. Insignita delle più alte onorificenze da parte dei Paesi scandinavi, con instancabile curiosità e capacità visionaria attraverso i libri crea un ponte tra diverse tradizioni e ne stimola l’incontro. Diffonde la cultura non solo nel lavoro editoriale ma anche con l’impegno nel mecenatismo sostenendo, tra le altre cose, le Serate musicali del Conservatorio di Milano. Dal 2021 ospita un rifugiato politico, nel tentativo di restituire fortuna e occasione di riscatto a chi è nato senza chance.
Per dare una vita migliore ai bambini e alle bambine con gravi patologie neurologiche fonda, nel 2011, TOG – Together To Go, un grande polo di eccellenza e all’avanguardia capace di offrire gratuitamente le migliori cure ai piccoli malati. Esperta in terapia riabilitativa neuromotoria e cognitiva, si dedica alla direzione di un centro che rappresenta un unicum in Italia, garantendo supporto alle famiglie che non sostengono alcuna spesa e affiancando in modo qualificato il sistema sanitario. Con sensibilità e determinazione, opera per finanziare la fondazione attraverso il supporto della società civile, del mondo dello spettacolo, della politica e delle istituzioni. Ed è proprio grazie alla collaborazione con il Comune di Milano che nel 2023 apre la nuova sede in un immobile demaniale di oltre tremila metri quadri, concesso gratuitamente, un tempo dismesso e ora riqualificato.
Le sue radici sono nel quadrilatero Lorenteggio-Giambellino, dove vive e diffonde semi di umanità, speranza e accoglienza. È conosciuta come la ‘fata’ del quartiere per la sua vocazione ad aiutare gli altri. Gira il mondo in autostop e racconta le sue molte vite sui muri di casa con foto, quadri e ritagli di giornali. Figlia di un partigiano, morto prima che nascesse, cresce con la mamma Emma conoscendo presto la povertà ma, anche e soprattutto, il valore della solidarietà. Abituata da sempre alla condivisione, è attiva nelle reti di assistenza ad anziani e meno fortunati. In prima linea contro le occupazioni abusive, è risorsa preziosa della Casetta verde di via Odazio dove coltiva l’orto collettivo e organizza corsi di maglia. Generosa e caparbia, tesse relazioni per una società che punti al rafforzamento dei legami, per contrastare isolamento ed esclusione sociale.
Da undici anni guida l’Istituto comprensivo ‘Riccardo Massa’ al Gallaratese, contribuendo a contrastare segregazione e dispersione scolastica grazie a un impegno educativo e pedagogico di grande qualità, che coinvolge e motiva un brillante corpo docenti. Pioniera del metodo Montessori in Italia, con sguardo sempre attento ai bisogni e alle risorse di bambini e bambine unito alla capacità di innovare l’offerta didattica, decide di iniziare una sperimentazione per la secondaria di primo grado. Avvia una rete di istituti, struttura il metodo per metterlo a sistema e collabora alla formazione degli insegnanti. Il Ministero dell’Istruzione riconosce il grande valore del percorso e così anche il Parlamento, che nel settembre scorso vota il passaggio a ordinamento della secondaria di primo grado a indirizzo montessoriano: un momento storico per Milano e per la scuola italiana.
La sua storia professionale attraversa, lasciandovi il segno, uno degli ambiti più interessanti della comunicazione: quello della pubblicità. Dopo la laurea all’Università Bocconi, partecipa al lancio della prima pay tv italiana per poi affermarsi nel mondo delle concessionarie di pubblicità fino ad assumere la direzione di un gruppo internazionale. In ventiquattro anni di esperienza aziendale, contribuisce a rinnovare il panorama delle réclame nel Paese e in Europa. Interessato alle innovazioni tecnologiche che mutano costantemente il terreno di gioco, è capace di promuovere un approccio multimediale della comunicazione. Sempre attento al fattore umano, coltiva una nuova classe dirigente che, dopo aver lavorato al suo fianco, ottiene importanti risultati dentro e fuori l’azienda. È un manager visionario, dinamico e sempre al passo dei tempi, proprio come Milano, la città in cui lavora con successo e dedizione.
È tra i grandi attaccanti della storia del calcio, attraversa e segna sette stagioni del Milan, trascinando la squadra verso la vittoria di trofei nazionali e internazionali e firmando il rigore decisivo che regala, nel 2003, la sesta Champions league. Campione dentro e fuori dal campo, all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina sostiene lo sforzo della Città per accogliere i profughi finanziando il progetto ‘Insieme per l’Ucraina’ che, attraverso un’infoline che riceve in un anno oltre 3.500 segnalazioni, mira a intercettare le persone fuggite dal Paese in guerra per supportarne il percorso di inclusione. Fin dai primi mesi del conflitto, coniuga l’impegno per l’integrazione delle famiglie rifugiate all’estero con un incessante lavoro per riportare la pace nella sua terra martoriata, con la consapevolezza di come il suo esempio possa essere, ancora oggi, ispirazione per tanti e tante.
Carabiniere, guardia giurata, responsabile della sicurezza, bagnino di salvataggio, autista di ambulanze e volontario per vari enti benefici. Negli anni partecipa a numerosi corsi di formazione che lo preparano ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza ambientale e sanitaria. Presta servizio come vigilante in grandi alberghi e negozi di lusso, nei padiglioni fieristici durante eventi di portata internazionale ed anche, in modo gratuito, in manifestazioni sportive organizzate da piccole associazioni o dalla parrocchia. Donatore di sangue, raccoglie e distribuisce medicine per i più bisognosi e dispositivi sanitari durante la pandemia. Si prodiga nell’aiuto di malati e anziani soli accompagnandoli alle visite come uno di famiglia senza mai far mancare la sua presenza. Negli anni riceve decine di lettere ed encomi, a testimonianza di una vita spesa con coraggio e generosità per gli altri.
In Magistratura attraversa tutti i gradi della giurisdizione fino a ricoprire, prima donna a ricevere la nomina, la prestigiosa carica di Presidente della Corte d’Appello di Milano. Significativo il suo contributo al rafforzamento del sistema giudiziario italiano, decisivo il suo impulso nel consolidamento del prestigio internazionale della Città. Specializzata in diritto societario, industriale e antitrust, svolge un ruolo chiave come coordinatrice del Tavolo Tecnico nella promozione della candidatura di Milano per ospitare una delle sezioni della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, operativa da quest’anno in Città. La sua lunga e autorevole carriera, che include anche un’intensa attività accademica, ne fa una figura di rilievo nel panorama giuridico italiano ed europeo, oltre che un esempio di eccellenza e fonte di ispirazione per le nuove generazioni di giuristi.
Grande Medaglia d’Oro
A novant’anni dalla fondazione, il cardine della sua attività di ricerca resta quello di esaminare le tendenze politiche, strategiche ed economiche nel sistema internazionale, anche attraverso un’estesa collaborazione con i principali think tank mondiali, i cui risultati vengono diffusi attraverso pubblicazioni. A questo impegno, unico istituto italiano a farlo, affianca un significativo investimento nella formazione, nella convegnistica e nel lavoro di analisi e orientamento sui rischi e sulle attività a livello globale per le imprese e le istituzioni. Nel 1950 costituisce una propria scuola di formazione, offrendo corsi capaci di preparare intere generazioni di diplomatici italiani. Negli oltre 130 eventi promossi ogni anno, si incontrano e discutono più di diecimila tra personalità politiche di tutto il mondo, opinion leader, giornalisti, funzionari di organismi internazionali, esperti, diplomatici e imprenditori.
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