Parco Trotter
Muncipio 2
Ingresso: via Giacosa, via Padova
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 22:00, orario estivo; sabato e domenica, orario estivo: dalle 7:00 alle 22:00 per maggiori informazioni, consultare la sezione sottostante
Come arrivare: M1 Rovereto | bus 56
Superficie: 99.800 mq
Anno di realizzazione: 1920
Progettista: Giuseppe Folli
Cosa fare al parco
- 6 aree gioco attrezzate
- 2 campi per pallavolo, basket e calcetto nello spazio dell'ex piscina
- passeggiare
- sosta e relax
- percorsi vita
- teatro e attività per le scuole a cura dell'Associazione "La Città del Sole", vedi Amici del Parco Trotter onlus; per informazioni, e-mail: amicitrotter@gmail.com
- 2 aree cani
Il parco in breve
Circondato da alte mura che lo nascondono alla vista, il ParcoTrotter deve il suo nome all’ippodromo di cui fu la sede cittadina per più di un secolo e fino a 1924, quando fu spostato a San Siro.
Il parco Trotter significa la Casa del Sole, un’esperienza milanese unica in Europa di scuola all’aperto.
Il Trotter fu scelto dalla metà degli anni Venti del Novecento per essere la sede di una scuola dedicata a bambini gracili, potenziali vittime della tubercolosi. Per tali studenti era prevista una didattica d’avanguardia, ispirata alla pedagogia di Dewey, che contemplava attività all’aperto, un teatro, un cinematografo, una fattoria, palestre coperte e una piscina all’aperto, opera, quest’ultima, di Luigi Secchi, lo stesso architetto a cui si deve il mercato rionale di viale Monza e la piscina Cozzi. Passeggiando durante l’orario pomeridiano di apertura al pubblico è ancora possibile vedere, della Casa del Sole, la Chiesetta, il convitto, la centrale dell’acqua, la piscina ed, al contempo, ammirare i cedri del Libano e dell’Himalaya, gli ippocastani, gli olmi siberiani, le querce rosse, un patrimonio botanico salvaguardato dal fatto che il parco non è mai stato interamente accessibile alla città.
Dell’antica funzione di ippodromo, a cui ha assolto dal 1800 al 1920, rimane il tracciato circolare della pista del trotto, ora divenuto il viale principale. Il Parco Trotter è attualmente nell’elenco del FAI dei Beni Ambientali di Milano, sede di associazioni di zona e di scuole che continuano le precedenti esperienze pedagogiche d’avanguardia e d’integrazione.
Per gli amanti della natura si segnala la presenza di alberi secolari, rari per bellezza e dimensione, tra cui la quercia rossa, i platani e cedri del Libano. Partendo dal parco Trotter, è possibile raggiungere altri giardini pubblici vicini, differenti per storia, dimensioni e vegetazione: il giardino dell’ottocentesca Villa Finzi e l’ex parco della Martesana, ora Martiri della libertà e percorrere l’affascinante via ciclo pedonale che costeggia il Naviglio della Martesana.
Gli istituti scolastici presenti sono: Istituto Comprensivo Statale "Casa del Sole - Rinaldi"; Scuola Primaria e Secondaria di primo grado "Casa del Sole"; Scuola dell'Infanzia; Sala Multimediale.
La pavimentazione é in asfalto e calcestre e nel parco vi sono numerose colonnine SOS.
Il nome del parco deriva dal fatto che fu sede (1800-1924) della Società del Trotter. L’area fu utilizzata come ippodromo fino a quando nel 1924 questo fu spostato a San Siro.
A testimonianza di questa precedente funzione resta il tracciato della pista del trotto nel viale circolare più ampio con le panchine in pietra. Dopo il fallimento della società sportiva, l’area venne acquistata dal Comune che la trasformò nella scuola speciale “Casa del sole", dalle avanzate teorie pedagogiche e destinata ai bambini gracili e tubercolotici.
Su progetto di un tecnico del Comune, l’ingegnere Folli, venne realizzato un impianto a padiglioni in stretta connessione con il parco e vennero costruite due palestre coperte, una piscina ancora oggi visibile, un teatro, un cinematografo, una piccola fattoria con animali e una chiesa. L’assetto attuale è ancora quello progettato negli anni ‘20, con la forma ad anello dell’ippodromo interrotta dall’asse trasversale ovest-est: il viale dei Platani.
Negli anni ‘70 la scuola speciale diventa scuola di quartiere e nel 1991 il Comune commissiona al Politecnico di Milano uno studio per la riqualificazione naturalistica e architettonica dell’area, che si concluse nel 2002.
Il parco è attualmente nell’elenco redatto dal FAI dei Beni Ambientali di Milano da conservare e valorizzare.
Beni architettonici e manufatti
Nel parco si incontrano la Chiesetta, l' ex convitto e l'ex centrale dell'acqua.
Il parco contiene 53 specie arboree su 172 dell’intero patrimonio milanese, tra cui:
- aceri (Acer negundo, A. platanoides, A. pseudoplatanus, A. saccharinum)
- ailanti (Ailanthus altissima)
- alberi dei tulipani (Liriodendron tulipifera)
- betulle (Betula alba)
- cedri del Libano (Cedrus libani)
- cedri dell’Himalaya (Cedrus deodara)
- cipressi calvi (Taxodium distichum)
- faggi (Fagus sylvatica)
- gelsi (Morus alba), sommachi americani (Rhus typhina)
- ginkgo (Ginkgo biloba)
- ippocastani (Aesculus hippocastanum)
- olmi siberiani (Ulmus pumila)
- platani (Platanus x acerifolia)
- querce di palude (Quercus palustris)
- querce rosse (Quercus rubra)
- robinie (Robinia pseudoacacia)
- sofore (Sophora japonica)
- tigli (Tilia spp)
Numerosi e imponenti gli alberi secolari, tra cui: esmplari di quercia rossa (Quercus rubra), platano (Platanus acerifolia), cedro (Cedrus libani) e tiglio (Tilia tormentosa).
Acqua e dintorni
Sono presenti due specchi d’acqua nella parte nord.
Ingresso
- gennaio-marzo: dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 19:00; sabato e domenica dalle 8:00 alle 19:00
- aprile-giugno: dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 21:00; sabato e domenica dalle 7:00 alle 21:00
- luglio: dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 22:00; sabato e domenica dalle 7:00 alle 22:00;
- agosto: tutti i giorni dalle 7:00 alle 22:00;
- settembre: dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 21:00; sabato e domenica dalle 7:00 alle 21:00
- ottobre, novembre e dicembre: dal lunedì al venerdì dalle 16:30 alle 19:00; sabato e domenica dalle 8:00 alle 19:00
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Aggiornato il: 02/11/2022