Tabula defixionis - maledizione - Museo Archeologico di Milano
Tabula defixionis - maledizione
Con defixiones si designano in genere le maledizioni di carattere magico, scritte su un supporto in piombo, destinato a essere nascosto, spesso in luoghi di passaggio verso il mondo dei morti (tombe o specchi d’acqua). Dagli scavi dell’iposcenio del teatro di Cesarea marittima, provengono due lamine di piombo, originariamente arrotolate, che rientrano nella categoria delle defixiones.
Di una di queste è stato possibile leggere il testo, distribuito su entrambe le facce a comporre circa 110 linee. La lettura è stata resa possibile grazie all’applicazione del metodo fotografico RTI (reflectance transformation imaging), che consente di cogliere dettagli non facilmente visibili, enfatizzando le irregolarità superficiali dell’oggetto tramite particolari modalità di contrasto dell’immagine.
Il testo rivela l’invocazione di numerose divinità pagane (Thot, Hecate, Iside, etc.) da parte di un attore-ballerino (forse un pantomimo) contro un ballerino rivale.
La lamina è datata al IV – V secolo d.C.
Esposta nella sezione dedicata a Cesarea Marittima.
Bibliografia: Da Gerusalemme a Milano. Imperatori, filosofi e dèi alle origini del Cristianesimo, Catalogo della mostra, luglio 2013- giugno 2014, CIvico Museo Archeologico, Milano 2013; A. Mastrocinque, A Defixio from Caesarea Maritimaagainst a dancer, in “Litterae Magicae. Studies in Honour of Roger S. O. Tomlin”, Saragozza 2019.