Cratere di Parthenopaios - Museo Archeologico di Milano
Cratere di Parthenopaios
Il cratere a calice, contenitore dove si mescolava vino e acqua durante il banchetto, è una tipica forma della ceramica greca e magnogreca, in particolare diffuso nell’antica regione della Daunia in Apulia e a Taranto.
Questo esemplare, alto 61 cm., è eccezionale per la ricca decorazione figurata, che illustra una rappresentazione teatrale. La scena, interpretabile grazie alla presenza dei nomi di alcuni personaggi, si svolge al cospetto delle tre divinità raffigurate in alto: Hermes, Apollo e Ares. il protagonista della scena, seduto su un ricco letto, è invece Parthenopaios, che riceve la visita di un vecchio, alla presenza della madre Atalanta, alle sue spalle. Nella mitologia Partenopeo è uno dei sette eroi che marciarono contro Tebe. L'anziano raffigurato è forse l'indovino Tiresia, venuto per esortarlo a partecipare alla spedizione contro Tebe guidata da Polinice, che avrà per lui esito mortale.
Il cratere è attribuito al Pittore di Licurgo, la cui officina viene localizzata nel territorio tarantino, che si distinse per il ricco repertorio iconografico e le invenzioni compositive.
Metà IV secolo a.C.
Esposto nella Sezione Greca.
Bibliografia: Il Mondo dei Greci. Guida, Milano 2008.