Ritratto di Agrippina Minore - Museo Archeologico di Milano
Ritratto di Agrippina Minore
La testa era originariamente inserita in una statua, probabilmente commissionata dopo il matrimonio di Agrippina con l’imperatore Claudio; siamo quindi di fronte ad un ritratto ufficiale dell’imperatrice all’età di circa trentacinque anni.
L’identificazione del soggetto è abbastanza sicura e certificata dalle immagini riprodotte sulle monete; sappiamo inoltre che molte di queste statue, raffiguranti membri della casa imperiale, erano diffuse anche nelle città provinciali e collocate nei luoghi pubblici come il foro, la basilica e il teatro, costituendo così un ottimo veicolo di propaganda.
Agrippina Minore era una donna di altissimo lignaggio, figlia di Germanico e Agrippina Maggiore, a sua volta figlia del generale Agrippa e di Giulia Maggiore, dunque nipote del primo imperatore Augusto. Era inoltre sorella dell’imperatore Gaio (Caligola), con il quale ebbe numerosi attriti, come testimonia l’esilio del 39 d.C. sull’isola di Ventotene, dove rimase per due anni fino al 41 d.C., anno dell’assassinio dell’imperatore e del suo ritorno a Roma. Donna ambiziosa ed energica, non esitò a condizionare con il suo ascendente l’imperatore Claudio, facendo designare il figlio Nerone come erede al trono al posto di Britannico, figlio naturale dell’imperatore e guidò i primi anni di regno del figlio scegliendo il filosofo Seneca e il prefetto del pretorio Afranio Burro come figure di riferimento. Il potere di Nerone derivava dunque dalla volontà dell’Optima Mater Agrippina che, in un pannello del Sebasteion di Afrodisia, viene raffigurata mentre incorona il figlio in atteggiamento della Fortuna, mentre regge una cornucopia, simbolo di abbondanza. Il rapporto morboso che legava Nerone alla madre, alimentò in lui un sentimento di insofferenza nei confronti di qualunque ingerenza esterna al suo dominio e la conseguente decisione di allontanare i suoi tutori Seneca e Burro e nel 59 d.C. di eliminare Agrippina.
Bibliografia: D. Caporusso, M.T. Donati, S. Masseroli, T. Tibiletti, Milano Antica (V secolo a.C- V secolo d.C.), Milano, 2007.
Dove si trova: esposta nella sala Milano Antica