Scuole d'infanzia - Museo del 900
Scuole dell'infanzia
Organizza una visita ludica progettata per la scuola dell’infanzia al Museo del Novecento: è l’occasione per avvicinare i più piccoli all’arte contemporanea.
Guarda, ascolta, muoviti! – visita ludica
Le opere d’arte si guardano. Ma, se prestiamo attenzione, ci accorgiamo che si possono anche ascoltare, come sosteneva Vasilij Kandinskij. Lasceremo che siano i bambini, guidati dalle domande dell’operatore, a comprendere come le forme e i colori possiedano anche una “voce”. Dopo aver osservato l’opera selezionata, i piccoli visitatori devono trovare un suono che la rappresenti al meglio e poi provare - sull'onda di quel suono - a muoversi e ad esprimere, attraverso la gestualità, la possibile relazione tra forme, colori, suoni e movimenti.
Città fantastiche – visita laboratorio
Come cambia il modo di vivere delle persone all'inizio del Novecento? Scopriamolo grazie a tante opere che raccontano le città, così come vengono viste dagli occhi degli artisti dell'epoca. In laboratorio realizziamo una grande città collettiva a tecnica mista, costruendone gli elementi principali con le tracce lasciate da vari materiali di recupero. Creiamo fantasiosi collegamenti tra edifici curiosi, sospesi, sottosopra... e scegliamo un titolo che racconti la città immaginata dalla classe!
Io sono colore – visita laboratorio
Il percorso in museo accompagna i bambini alla scoperta delle opere in cui il colore è il protagonista, attraverso una modalità di visita totalmente interattiva, volta a stimolare l’immaginazione e la curiosità. Dal Futurismo a Tancredi, dall’informale segnico di Carla Accardi ai neon colorati di Nannucci, passando per l’assenza di colore nelle tele bianche monocrome di Castellani, fino alla Signorina seduta di Fontana, i bambini cercano nelle opere i colori che conoscono e ne scoprono di nuovi, insieme ai significati che di volta in volta possono assumere, come storie, sensazioni ed emozioni. In laboratorio i bambini dipingono a terra su un grande foglio di carta scenica, in maniera collettiva ed inclusiva usando tempere, pennelli e i colori primari, scoprendo cosa accade quando questi si mescolano. Si inizia con una forma individuale che poi si perde nell’incontro col segno degli altri, conducendo i bambini ad adattarsi alla situazione, allontanandosi dall’idea di un prodotto proprio e avvicinandosi invece a quella di un lavoro di gruppo, dove nulla è sbagliato e tutti concorrono al risultato finale: un grande dipinto informale composto da un numero di colori impossibile da contare. Al termine dell’esperienza ogni bambino troverà un colore identificativo e ne inventerà il nome, trasformando l'opera in una “palette” di classe, dove ogni colore è diverso e speciale, come ognuno di noi.