Bora. Museo chiama Artista - AMACI - Museo del 900
Bora: Museo chiama Artista - AMACI
Dal 4 aprile 2016 al 10 aprile 2016
Nato dalla collaborazione tra la Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane del MiBACT e AMACI, Associazione Musei Arte Contemporanea italiani, il progetto “Museo Chiama Artista” alla sua terza edizione presenta l’opera “Bora” di Yuri Ancarani. “Museo Chiama Artista” è un progetto semplice ed efficace che si colloca nella cornice del Piano per l’Arte Contemporanea, lo strumento che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si è dato per il finanziamento di iniziative volte all’incremento del patrimonio pubblico di arte del nostro tempo.
Per questa terza edizione di “Museo Chiama Artista”, a cura di Ludovico Pratesi e Angela Tecce, i direttori dei musei AMACI hanno scelto di commissionare la realizzazione di una nuova opera a Yuri Ancarani, artista che negli ultimi anni ha raccolto un crescente consenso in Italia e all’estero. Ancarani è un videoartista e film-maker le cui opere nascono da una continua commistione fra cinema documentario e arte contemporanea. Risultato di una ricerca tesa a esplorare regioni poco visibili del quotidiano, forse i limiti stessi del visibile, in una continua sfida personale in cui l’artista si immerge in prima persona, “Bora” è un progetto in progress avviato nel 2011 e che si determina come opera autonoma che indaga la relazione tra suono e immagine. Protagonista di “Bora” è il paesaggio carsico della Val Rosandra - la riserva naturale tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia - agitata dalla bora, un vento che soffia a 140 chilometri orari scuotendo e modellando quella natura rigida ed essenziale ripresa dall’artista. Per i quattro anni successivi, “Bora” è stato interpretato da diversi musicisti mentre il video veniva proiettato su grandi schermi durante i concerti. Da maggio 2015 il lavoro prende un’evoluzione inaspettata e il video diventa un tutt’uno con un piccolo monitor Brionvega, assumendo il suo assetto definitivo: l’integrazione tra il video e il monitor, che funziona senza ausilio di fili o cavi, lo trasforma in una scultura video.
L'ingresso all'evento espositivo è gratuito.