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Fuori! Arte e spazio urbano 1968-1976

Dal 15 aprile 2011 al 4 settembre 2011

Negli anni intorno al 1970 l’artista scende in strada: “fuori” dal museo e dalle gallerie, per confrontarsi con il mondo reale e coinvolgere un pubblico più ampio – attraverso performance, azioni, animazioni, installazioni, sculture… – su questioni politiche, sociali, ideologiche. Si tratta di ridefinire il proprio linguaggio per una “riappropriazione creativa del tessuto urbano”, attraverso un’arte non pensata per il museo o il mercato, ma finalizzata al coinvolgimento del pubblico. L’esposizione presenta momenti emblematici del rapporto tra arte e spazio urbano in Italia tra 1968 e 1976. Per indagare quel clima così vivace e contraddittorio, sono state scelte quattro mostre storiche, diverse per modalità di interventi e specificità tematiche, che rappresentano imprescindibili modelli di riferimento per la vicenda dell’arte pubblica in Italia: Arte povera + azioni povere (Amalfi, 1968; a cura di Germano Celant), Campo Urbano (Como, 1969; a cura di Luciano Caramel), Festival del Nouveau Réalisme (Milano, 1970; a cura di Pierre Restany), e Volterra ’73 (Volterra, 1973; a cura di Enrico Crispolti).

La novità della mostra consiste soprattutto nel racconto di quegli anni attraverso video appositamente restaurati e sequenze fotografiche in grado di rendere conto adeguatamente della vitalità diffusa e dell’originale sperimentalità degli interventi artistici. Le ampie vetrate della manica lunga dell’Arengario permettono di cogliere frammenti della mostra anche da “fuori”, dalla via che costeggia il Museo, con l’intento di attualizzare le azioni ‘storiche’ degli artisti negli esterni urbani, coinvolgendo i passanti nel percorso espositivo in una sorta di corto circuito tra passato e presente.