Klein Fontana. Milano Parigi 1957-1962 - Museo del 900
Klein Fontana. Milano Parigi 1957-1962
Dal 22 ottobre 2014 al 15 marzo 2015
Le ricerche di Yves Klein e Lucio Fontana dialogano in una mostra che mette in luce la vicenda artistica e il legame personale tra due interpreti principali del rinnovamento artistico del XX secolo. Il confronto si snoda attraverso un itinerario che permette di confrontare le opere principali degli artisti, attraverso accostamenti tematici e visivi affidati a soluzioni espositive progettate ad hoc.
La mostra è dedicata alla vicenda artistica e al legame personale di Yves Klein (1928-1962) e Lucio Fontana (1899-1968) raccontata attraverso oltre 90 opere e una ricchissima documentazione di fotografie, filmati d’epoca e carte d’archivio. Curata da Silvia Bignami e Giorgio Zanchetti, organizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana di Milano e con gli Archives Yves Klein di Parigi e prodotta dal Museo del Novecento con Electa, si avvale di prestiti importanti da musei italiani e stranieri.
Per la prima volta il percorso espositivo nel Museo si snoda oltre lo spazio della manica lunga che ospita abitualmente le mostre temporanee, occupando alcune delle sale più rappresentative della collezione permanente: quelle già ‘fontaniane’ della Struttura al neon del 1951 e dei Concetti spaziali – riformulate in un nuovo allestimento per accogliere in uno stretto confronto visivo anche le opere di Klein – la Sala Video, la Sala Focus e gli Archivi.
Nel gennaio 1957 Yves Klein tiene la prima personale di monocromi blu alla Galleria Apollinaire di Milano (Proposte monocrome. Epoca blu) con una presentazione di Pierre Restany. Nell’occasione, Lucio Fontana è tra i primi acquirenti di un monocromo dell’artista francese e diventerà, nei primi anni Sessanta, uno dei suoi più importanti collezionisti in Italia.
Le aperture spaziali di Fontana (fisiche e concettuali) trovano corrispondenza nel procedere di Klein dal monocromo al vuoto. Entrambi evocano uno spazio immateriale, cosmico o spirituale, facendo un riferimento storico all’oro della pittura medievale e al blu di Giotto, ma anche impiegando direttamente elementi naturali quali la luce, il fuoco e l’aria, oppure ispirandosi alle suggestioni di immagini astronomiche.