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Linda Fregni Nagler. Premio ACACIA 2016

Dal 4 aprile 2016 al 10 aprile 2016

In occasione di MIART e della Settimana dell’Arte Contemporanea promossa dal Comune di Milano Assessorato alla Cultura, il Museo del Novecento presenta INVITO, dedicato all’artista vincitrice del Premio ACACIA - l’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana. 

L’edizione 2016 del Premio, giunto al suo tredicesimo anno di vita, vede protagonista l’artista Linda Fregni Nagler (Stoccolma, 1976) con il trittico composto dalle fotografie: “John”, “We love you!”, “Man on the Ledge”, “I’ll Figure this Thing Out Myself” (2014) che entra a far parte della collezione ACACIA e del patrimonio del Museo del Novecento. Nel 2015, ACACIA ha donato la propria collezione al Museo del Novecento di Milano. INVITO 2016 consolida il rapporto dell’Associazione con una delle sedi museali italiane più importanti. 

Il lavoro di Linda Fregni Nagler nasce da una profonda ricerca su fotografie d’epoca, selezionate e collezionate dall’artista, con l’obiettivo di studiare i rapporti tra immagine fotografica, società e cultura. Le fotografie provengono dal vasto repertorio iconografico del giornalismo di cronaca novecentesco. Gli originali sono stati ri-fotografati e ingranditi in camera oscura. I soggetti delle immagini sono figure in procinto di saltare o sospese in equilibrio precario. La scelta di questo tema è un omaggio alla natura ambigua della fotografia documentaria. Le immagini mostrano un momento sospeso, ma non raccontano nulla del destino del soggetto fotografato: i protagonisti, intrappolati nel trentesimo di secondo di uno scatto fotografico, rimangono poeticamente in bilico fra cielo e terra. Attraverso il procedimento di blow up l’artista fa emergere i frequenti ritocchi manuali presenti sulla superficie delle stampe originali, applicati dai redattori dei giornali per migliorare i contrasti e rendere più leggibili le immagini stampate, che nelle opere esposte diventano segni pittorici. In mostra sarà visibile anche la scultura “Untitled (Propeller II)” (2014), realizzata a partire dalle immagini di macchine per direzionare il volo dell’areostato, costruiti per Nadar da Gustave de Ponton d’Amécourt. Anche questo lavoro, quindi, è una meditazione su un limite della fotografia: il soggetto, racchiuso dell’inquadratura, è visibile da un unico punto di vista, che nasconde tanto quanto rivela. Il trittico si unisce ai lavori di Mario Airò, Rosa Barba, Gianni Caravaggio, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Lara Favaretto, Francesco Gennari, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Adrian Paci, Paola Pivi, Luca Trevisani, Grazia Toderi, Marcella Vanzo, Nico Vascellari, Francesco Vezzoli, Tatiana Trouvé che compongono la collezione ACACIA.

L'ingresso all'evento espositivo è gratuito.