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Luce Movimento. Il cinema sperimentale di Marinella Pirelli

Dal 22 marzo 2019 al 25 agosto 2019

Il Museo del Novecento presenta una mostra monografica dedicata a Marinella Pirelli (1925-2009), che mira a introdurre un'acuta sperimentatrice del linguaggio visivo italiano e a rileggerne il lavoro in relazione al contesto nazionale e internazionale. Allo stesso tempo si propone di restituire l'idea di un Novecento interdisciplinare e intermediale. 

"Luce Movimento. Il cinema di Marinella Pirelli", promossa e prodotta dal Comune di Milano|Cultura con Electa e curata da Lucia Aspesi e Iolanda Ratti, segue la monografica del 2003 in Permanente e il progetto espositivo incentrato sui lavori luminosi realizzato a Villa Panza nel 2004.

Attiva sulla scena artistica italiana a partire dal Secondo Dopoguerra, Marinella Pirelli si distingue per un lavoro di indagine costante, che ha portato a risultati pionieristici nel campo del cinema sperimentale. Nonostante si dedichi alla pittura per tutta la vita con esiti spesso felici, è nelle immagini in movimento che si concentra la portata innovativa del lavoro dell'artista. La tecnica della ripresa in pellicola e del montaggio è appresa all'inizio degli anni Cinquanta grazie all'impiego come disegnatrice di animazioni "a passo uno" e attraverso lo studio costante della storia e della tecnica cinematografica. E' tuttavia alla metà degli anni Sessanta che si colloca l'elezione, lucida e consapevole, della pellicola come proprio medium artistico, raccontata da Marinella Pirelli nelle proprie memorie: "... io allora avevo sempre la cinepresa con me, proprio come un pittore ha l'album e la matita. In quegli anni prendevo appunti con la cinepresa e realizzai così il mio lavoro".

Al Museo del Novecento vengono quindi presentate le opere che la vedono impegnata nell'ambito del film sperimentale e della progettazione di spazi di luce, prendendo in considerazione il periodo compreso tra il 1961 - anno della prima pellicola d'animazione - e il 1974. Con la realizzazione del suo ultimo lavoro, "Doppio autoritratto", si richiuderà infatti in un silenzio durato trent'anni. Suggestive pellicole giocate su equilibri tra colore e forme astratte che prendono il via dalla meditazione sui fenomeni luminosi e sulla rifrazione della luce si alternano a un'intima riflessione sulla femminilità e sull'essere artista.

La mostra è accompagnata da un programma di proiezioni, incontri, conferenze e visite guidate volte ad approfondire l'universo di Marinella Pirelli. Clicca qui per scoprire il programma dettagliato.