Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria - Museo del 900
Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria
Dal 23 marzo 2016 al 10 luglio 2016
“Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria” è l’evento espositivo - a Palazzo Reale, dal 23 marzo 2016 - curato dal Gabinetto dei Disegni della Soprintendenza del Castello Sforzesco, promosso da Comune di Milano | Cultura, prodotto e organizzato da Castello Sforzesco, Museo del Novecento e Palazzo Reale con la casa editrice Electa.
La mostra evidenzia, alla luce anche di documenti inediti, il percorso artistico e la levatura internazionale del maestro del movimento del Futurismo con particolare riguardo per la sua attività milanese, presentando circa 280 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti. Alcuni dei capolavori del Maestro dalle Collezioni del Museo del Novecento dialogano in mostra con il prezioso patrimonio boccioniano della città di Milano, il primo al mondo per consistenza e rappresentatività.
In occasione della mostra a Palazzo Reale, il Museo del Novecento presenta nelle sue sale un percorso temporaneo dedicato alla stagione “prefuturista” dove il legame con la tradizione e lo slancio verso la modernità è particolarmente evidente nelle opere di Balla, Carrà, Russolo e Boccioni – poi firmatari del primo Manifesto della pittura futurista del 1911.
Fiera a Parigi (1900) di Giacomo Balla e Notturno in piazza Beccaria (1910) di Carlo Carrà anticipano i temi centrali del Futurismo: la vita notturna, la presenza della luce elettrica nelle strade cittadine. Autoritratto con teschi (1909) di Russolo è, invece, ancora permeato dai soggetti di eredità simbolista. Infine Boccioni con due ritratti femminili: La signora Virginia (1905) di matrice fortemente divisionista con la pennellata filamentosa appresa nello studio del maestro Balla e dalla frequentazione milanese di Previati, e Il ritratto tra case del 1911 già aperto alle sperimentazioni e alla tecnica futurista.
Un focus dagli archivi del Museo del Novecento mai esposto prima chiude la sezione con alcuni ritratti fotografici di Boccioni provenienti dal Fondo Bisi Crotti, un disegno dell’artista sulle pagine di un diario di guerra del 1915, infine con alcuni volumi quali “Pittura Scultura Futurista” dell’artista e la ricca produzione a stampa di Marinetti.
Il percorso temporaneo si collega con la sala della Collezione Permanente dedicata a Boccioni con il celebre Trittico degli stati d’animo (1911), Il Bevitore (1914), Sotto il pergolato a Napoli (1914) e il confronto di due ritratti di teste femminili: Dinamismo di una testa di donna del 1914 e Testa di donna del 1916, uno degli ultimi lavori dell’artista realizzato poco prima della morte.
Per i visitatori della mostra a Palazzo Reale è compreso l’ingresso al Museo del Novecento offrendo così un’occasione imperdibile per completare la conoscenza dell’artista.
Il Museo del Novecento ospita inoltre una serie di attività collaterali a partire da un ciclo di incontri sulla figura di Boccioni.