Haris Epaminonda - Museo del 900
Haris Epaminonda. VOL. XXXI: Futurism Drama
La Fondazione Henraux e il Museo del Novecento presentano il progetto site-specific "VOL. XXXI: Futurism Drama" dell'artista cipriota Haris Epaminonda, vincitrice della prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission, premio assegnato annualmente in occasione di miart, fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano.
L'esposizione, a cura di Edoardo Bonaspetti e promossa dalla Fondazione Henraux in collaborazione con il Museo del Novecento, è un racconto di visioni, pensieri e temporalità. L'incipit è l'incontro di Epaminonda con le espressioni artistiche del Futurismo e la ricerca scultorea di Medardo Rosso, figura di riferimento dell'avanguardia e citata nel primo Manifesto dei pittori futuristi del 1910. La scultura di Rosso esercita una profonda influenza su Umberto Boccioni per le forti compenetrazioni tra arte e vita, e anticipatrice di quella “scultura d'ambiente cara al movimento, contraddistinta da intrecci di piani, effetti di luce e permeabilità plastiche con lo spazio circostante.
Tuttavia, in opposizione all'individualismo, alla bellezza della lotta e all'esaltazione del progresso promossi dal Futurismo, Rosso sceglie personaggi umili, percependone le fragilità e le sofferenze, spesso rappresentati attraverso una ricerca della transitorietà del tempo. Ne è espressione in mostra l'"Enfant malade" (Bambino malato) un bronzo realizzato tra il 1893 ed il 1895, dove la vulnerabilità dell'esistenza si contrappone alla meccanica moderna e ai prodigi della tecnologia. L'artista non cela le imperfezioni della fusione e la figura emerge delicata dalla materia, seguendo punti di vista privilegiati capaci di far vibrare luci e ombre. Con una sensibilità analoga, Epaminonda realizza articolate installazioni che intersecano piani e visioni poetiche, in cui la meticolosa ricercatezza formale convive con le dimensioni del no n finito. Nei suoi tableaux le superfici si riflettono, il reale diventa astratto e l astratto diventa reale, sulla base di precisi schemi architettonici da lei progettati. L'artista offre uno spazio introspettivo, ricco di simbologie in cui il passato e i l presente si fondono in un continuum senza tempo.
Nella serie di mostre numerate e intitolate "(2009 in corso), questo interesse per i sistemi di associazione e ricontestualizzazione si combina con l inclusione di oggetti sia trovati che prodotti artigianalmente. L artista li accosta e crea nuovi significati, sperimentando con materiali e processi di lavorazione: da tale sperimentazione, ad esempio, è nata la versione in marmo Verde Luana della Portinaia (1883 84) di Rosso, realizzata presso l azienda Henraux con avanzate tecniche di lavorazione 3D e l'intervento di abili maestranze. Manualità e robotica, umanità e industrializzazione sono riorganizzati attraverso il prisma dell immaginazione. In un tempo che ci appare sempre più diviso e incerto, Epaminonda interviene sui confini con poesia e delicatezza, ricordando con le sue composizioni non solo l'importanza della connessione tra pensieri e tradizioni culturali diverse ma anche il valore e la qualità che possono assumere nuovi mondi possibili.
La mostra è tra gli eventi di Milano Art Week (8 – 14 aprile 2024), la manifestazione diffusa coordinata dal Comune di Milano in collaborazione con miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e private, con un programma denso di attività e progetti, arricchendo il panorama culturale della città con eventi collaterali che riconfermano Milano come luogo privilegiato per l’esplorazione e l’indagine dei linguaggi contemporanei.