Il rogo del cinema Eros
Milano, 15 maggio 2023.
Nel 40° anniversario, la città ricorda la strage dimenticata del rogo del cinema Eros e le sei vittime che in quel pomeriggio persero la vita.
In viale Monza 101, nel luogo in cui sabato 14 maggio 1983 andò a fuoco la sala cinematografica “Eros Sexy Center”, il Comune di Milano ha posato un totem in memoria delle sei vittime del rogo, rivendicato dalla sigla neonazista Ludwig, che resta il più grave attentato a Milano dopo la Strage di piazza Fontana.
Sabato 14 maggio 1983, all’interno dei locali dell’Eros Sexy Center, un cinema a luci rosse in viale Monza 101 a Milano, scoppiò un incendio doloso, causato dallo sversamento di 25 litri di benzina, contenuti in due taniche, che provocò la morte di sei persone, tra cui cinque frequentatori del cinema ed un medico che, di passaggio di fronte alla sala cinematografica, tentò di soccorrere le persone intrappolate all’interno.
Il processo, concluso nel 1991, ha stabilito che Ludwig, un gruppo neonazista formato da due ragazzi dell’alta borghesia veronese, è stato l’autore della strage.
I nomi dei componenti della setta sono tristemente noti: Wolfgang Abel e Marco Furlan.
Il gruppo di matrice neonazista era cultore di deliranti teorie che sostenevano la necessità di punizione degli indegni con l’obiettivo di ripulire il mondo da tutto ciò che “inquinava” la purezza della razza.
I due serial killer furono arrestati nel 1984 - un anno dopo la strage compiuta nel Cinema Eros - mentre cercavano di replicare la strage dell’Eros sexy center tentando di incendiare la discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove in quel momento si trovavano, per festeggiare carnevale, 400 ragazzi.
Nel 2023 ricorre il 40° anniversario e il Comitato “Milano è memoria” ha deciso di apporre, in corrispondenza del luogo dove sorgeva il Cinema Eros, un totem per ricordare il tragico evento e le vittime di un atto terroristico di ispirazione neonazista.
IN QUESTO LUOGO, IL 14 MAGGIO 1983,
ANDÒ A FUOCO LA SALA CINEMATOGRAFICA
“EROS SEXY CENTER”, UCCIDENDO CINQUE
SPETTATORI E UN PASSANTE CHE AVEVA
TENTATO DI SALVARLI.
IL ROGO VENNE RIVENDICATO DALLA
SIGLA NEONAZISTA LUDWIG E RESTA
IL PIÙ GRAVE ATTENTATO A MILANO DOPO
PIAZZA FONTANA.
IL PROCESSO, CONCLUSO NEL 1991,
INDIVIDUÒ COME RESPONSABILI DUE
UOMINI VERONESI, FERMATI NEL
TENTATIVO DI BRUCIARE UNA DISCOTECA
NEL MANTOVANO, CULTORI DI DELIRANTI
TEORIE SULLA SUPERIORITÀ DELLA RAZZA
E SULLA NECESSITÀ DI PUNIZIONE DEGLI
INDEGNI.
INDAGINI SUCCESSIVE E RICOSTRUZIONI
STORICO-GIORNALISTICHE RECENTI HANNO
INDICATO, ATTORNO ALLA COPPIA
ARRESTATA, L'INFLUENZA DI
UN'ORGANIZZAZIONE CON UNA PRECISA
LINEA NEONAZISTA ESOTERICA,
CHE AVEVA RADICI NEGLI AMBIENTI
ESTREMISTI VENETI DI ORDINE NUOVO.
TRA IL 1977 E IL 1984, LA FIRMA LUDWIG
HA RIVENDICATO UN TOTALE DI 15 OMICIDI,
NEL NORD ITALIA E A MONACO DI BAVIERA,
IN GERMANIA. COMPLICI E
FIANCHEGGIATORI DEI DUE CONDANNATI
RIMANGONO, AD OGGI, IGNOTI.
IL COMUNE DI MILANO, NEL QUARANTESIMO
ANNIVERSARIO, RICORDA LE SEI VITTIME
ASSASSINATE NEL ROGO DEL CINEMA EROS,
QUI AVVENUTO IL 14 MAGGIO 1983.
- S. Ferrari, I nazisti di Ludwig e il rogo del cinema Eros. (Red Star Press, 2021)
- «Cinema Eros, la strage dimenticata» di Alessandra Coppola, Clicca qui per ascoltare il podcast di Fondazione Corriere della Sera con il patrocinio di Fondazione Cariplo, prodotto da Corriere della Sera in collaborazione con Chora Media.