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Si sono da poco concluse le attività della micro-progettazione Orto Custode, nata nell’ambito del progetto UIA “Wish Mi: Wellbeing Integrated System of Milan”.

La programmazione del progetto Orto Custode si è basata su principi metodologici che tenessero conto del naturale sviluppo dei minori coinvolti; attraverso lo strumento dell’orto ogni partecipante è entrato in contatto con le proprie potenzialità ed acquisito competenze tecniche di base in ambito botanico, agendo una operosità dedicata alla crescita delle piante e dando spazio allo sviluppo della propria espressività e curiosità attraverso attività diverse e sempre inaspettate.

Gli obiettivi del progetto sono stati:

• Acquisire competenze in ambito botanico, tecniche di base sulla organizzazione e cura di un orto dalla semina alla raccolta e successiva trasformazione delle materie prime;
• Sperimentare pratiche educative alternative, per affrontare temi e argomenti già presenti nei programmi curriculari (storia, scienze, tecnologia) avvalendosi di un metodo di apprendimento basato sull’esperienza (learning by doing);
• Promuovere stili di vita sani;
• Favorire un equilibrio psicologico ed emotivo attraverso la cura dell’orto e la riscoperta del piacere di un'attività «lenta», capace di rimettere in contatto con i ritmi della natura;
• Far vivere esperienze inclusive, in quanto la natura e le sue potenzialità si prestano come strumenti universali ed inclusivi, alla portata di tutti;
• Sensibilizzare alla tutela dell’ambiente: ospitare la vegetazione su pareti esterne del terrazzo porta con sé numerosi vantaggi ambientali, tra cui la riduzione della polvere, isolamento acustico e termico: i rumori e le temperature dell’ambiente esterne verranno attutiti notevolmente, rendendo il giardino una piccola oasi di piacere. Prendendosi cura di questo spazio verde i partecipanti sono sensibilizzati all’importanza della salute dell’ambiente circostante.

In chiusura del percorso i partecipanti sono stati invitati a vivere un’esperienza unica nel suo genere: abbellire il parco giochi inclusivo di piazza Ovidio, nel Municipio 4, con una aiuola progettata e piantumata da loro.

Il progetto ha dato l’opportunità ai partecipanti di autodeterminarsi e agire una propria autonomia di proposta.